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L’intelligenza artificiale e la sfida della verifica dei contenuti: il ruolo della media literacy
C.C. | 21 marzo 2025

L’Intelligenza Artificiale generativa sta cambiando il modo in cui i contenuti vengono prodotti, condivisi e verificati. Con un mercato in continua espansione – in Italia ha raggiunto 1,2 miliardi di euro nel 2024 con un incremento del 58% rispetto all’anno precedente – cresce anche la necessità di strumenti affidabili per distinguere tra testi scritti da esseri umani e quelli generati dagli algoritmi.

 

Secondo una ricerca di TGM Research per NoPlagio, piattaforma internazionale per la prevenzione del plagio, due studenti su tre utilizzano ChatGPT per i compiti o la redazione di saggi. Il dato riflette un cambiamento profondo nelle abitudini di studio e scrittura, portando con sé nuove sfide per il mondo accademico e per la società nel suo complesso.
Se inizialmente la preoccupazione principale riguardava il plagio, oggi il focus si sta spostando sulla capacità di rilevare testi generati dall’IA, che rappresentano già il 25% dei documenti analizzati sulla piattaforma.

 

La necessità di strumenti di rilevazione avanzati

Per rispondere a questa esigenza, NoPlagio ha sviluppato tecnologie di rilevamento sempre più sofisticate, migliorando del 40% l’accuratezza rispetto ai modelli precedenti. Entro il 2025, la piattaforma prevede ulteriori aggiornamenti per affinare la distinzione tra testi umani e artificiali. Questo sviluppo è essenziale non solo per garantire l’integrità accademica, ma anche per preservare la qualità dell’informazione in un’epoca in cui il confine tra realtà e contenuti generati automaticamente è sempre più sfumato.

 

Media literacy: un’abilità fondamentale per il futuro

Di fronte alla crescente diffusione della Generative AI, la capacità di analizzare criticamente i contenuti digitali diventa cruciale. La media literacy, ovvero l’educazione alla comprensione e alla valutazione dei media, non è più solo una competenza utile, ma una necessità per formare cittadini consapevoli. Saper riconoscere testi generati dall’IA, distinguere fonti affidabili da quelle manipolate e comprendere le dinamiche della comunicazione digitale è fondamentale non solo nel percorso scolastico, ma anche nella costruzione di una società informata e responsabile.

L’Intelligenza Artificiale non è solo una sfida tecnologica, ma anche educativa e culturale. Investire in strumenti di rilevamento avanzati e promuovere la media literacy significa garantire trasparenza, integrità e un uso consapevole delle nuove tecnologie, formando le generazioni future alla lettura critica della realtà digitale.

 

Zai.net: un laboratorio per il giornalismo e l'educazione ai media

Proprio per garantire questa trasparenza, integrità e l’uso consapevole delle nuove tecnologie, da oltre ventisette anni, Zai.net è il punto di riferimento per i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del giornalismo e della comunicazione. Attraverso i suoi laboratori multimediali, attivi in scuole di tutta Italia, offre agli studenti l’opportunità di sperimentare in prima persona cosa significa lavorare in una redazione. Scrittura giornalistica, radio, fact-checking e alfabetizzazione digitale sono solo alcune delle competenze sviluppate nei percorsi proposti, che rientrano anche nei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento).

Il progetto di Zai.net non si limita a formare giovani reporter, ma punta a rafforzare il loro spirito critico, aiutandoli a riconoscere informazioni affidabili e a navigare nel complesso mondo della comunicazione digitale. Un’iniziativa che, grazie al supporto dei fondi PNRR, contribuisce all’innovazione della didattica e alla lotta contro la disinformazione, preparando le nuove generazioni a un uso consapevole e responsabile dei media.

Progetta con Zai.net, il tuo PNRR: contattaci sul sito www.schoolmedia.it.

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