Da sempre incubo più grande per gli studenti, la matematica - e in generale le materie scientifiche - sono l'ostacolo più grande per motissimi ragazzi italiani. Ma che colpa ne ha la materia i sè e per sè? Forse, più che i numeri e i calcoli, a infastidire gli studenti sono i metodi con cui essi vengono insegnati a scuola. Ma esiste veramente un espediente più efficace? Bisognerebbe chiederlo alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato al Premio Asimov, concorso istituito nel 2015 che ha lo scopo di divulgare opere di saggistica scientifica.
Una commissione composta da 400 persone competenti seleziona 5 tra 200 libri pubblicati di recente. Gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia pertecipano inviando una o più recensioni sulle opere finaliste, decretando il vincitore, mentre le recensioni vengono valutate e premiate. Quest'anno è toccato a "Hello world" di Hannah Fry, con una cerimonia nazionale trasmessa sul canale YouTube del Premio, che ha visto protagoniste le opere finaliste dell'edizione del 2020 riguardanti la matematica, l'informatica, la fisica e la climatologia.
Anche quest'anno la IV A del liceo classico Siotto di Cagliari ha partecipato con due sue alunne aggiudicandosi la vittoria per il secondo anno consecutivo. "La partecipazione al concorso è stata, per me e per i miei compagni, molto soddisfacente - racconta la studentessa Francesca Coiana - Il Premio Asimov permette ai giovani di appassionarsi e di stringere un rapporto con le materie scientifiche differente da quello intrapreso in classe. È un'occasione che va sfruttata al 100% e il fatto che le scuole partecipino a questo concorso letterario costituisce un vantaggio per i giovani e per il loro avvenire".
Il concorso spinge insomma i giovani studenti ad approcciarsi con piacere alle materie che tra i banchi di scuola vengono affrontate in modo noioso e sempre uguale a se stesso. Non tutti hanno le stesse capacità logiche o matematiche davanti ai numeri, e c'è chi viene catturato più facilmente da un libro piuttosto che da un difficile esercizio algebrico. Il risultato è garantito: attraverso le parole, si viene catapultati in un immaginario completamente diverso.