Già più di 15.000 firme (sull'obiettivo di 25.000) per la petizione che richiede di intitolare il nuovo campus universitario di Cagliari a Michela Murgia, la scrittrice e intellettuale sarda scomparsa la scorsa settimana a causa di un tumore. Gianluca Cornacchia, che ha lanciato la raccolta firme, scrive: "Un appello al rettore di Cagliari e all'ERSU per intitolare il nuovo campus universitario di Viale la Plaia a Cagliari ad una Grande donna, una scrittrice sarda, sempre impegnata nei diritti civili e nelle tematiche LGBT".
Tra i firmatari che spiegano il perché del loro sostegno troviamo la testimonianza di Adriana: "[Ho firmato] perché è stata una bellissima persona che ha lasciato un esempio di forza d'animo e generosità.Una persona che ha saputo apprezzare la vita, cogliendone la ricchezza". "Michela Murgia è stata un'intellettuale importante per questo Paese fonte di ispirazione per diverse generazioni. Vivere e studiare in un luogo che porta il suo nome può diventare ispirazione anche per le generazioni future", scrive Carla. "[Ho firmato] perché È una grande: come intellattuale, come scrittrice, come persona capace di indicare, con coraggio e decisione, la direzione verso cui deve andare il riconoscimento dei veri diritti. Per tutti e in tutti i campi", commenta invece Maria Luisa.
D'altronde il legame di Murgia con la sua terra natale è sempre stato molto forte. Sostenitrice di una maggiore autonomia della Sardegna, la scrittrice si è consacrata con il libro "Accabadora", costruito attorno alla figura della donna che nei villaggi dell'isola aveva il compito di accompagnare i moribondi verso una morte pacifica, in una sorta di primordiale eutanasia. Il romanzo è valso a Murgia il SuperMondello, il Premio Dessi e il Premio Campiello.