Quando si parla di Intelligenza Artificiale si pensa subito in modo istintivo a qualcosa di futuristico, quasi fantascientifico, anni luce da quelle che sono le attuali conoscenze dell’ uomo. Eppure non è così: le intelligenze artificiali sono una realtà concreta ormai da svariati anni e oggi stanno entrando pian piano nelle nostre vite.
Che cos’è un intelligenza artificiale?
Come riportato da intelligenzaartificiale.it, L’Intelligenza Artificiale, abbreviato IA, (AI, Artificial Intelligence) è un ramo dell’ informatica che permette la programmazione e la progettazione di sistemi, dandogli caratteristiche tipiche dell’essere umano (capacità di pensiero, di ragionamento, abilità linguistica, capacità di provare emozioni, percezione visiva, percezione spazio-temporale, capacità decisionale...). L’intelligenza non si limita quindi a un semplice calcolo o elaborazione di numeri e dati astratti, ma si tramuta in un essere creato artificialmente che ricorda per similarità l’essere umano. L’unione di più Intelligenze andrà a creare nel loro insieme un Sistema Intelligente, capace di riprodurre, oltre a tratti umani, anche comportamenti riproducibili da altre macchine.
Come e Quando Nascono?
Le Intelligenze Artificiali hanno in realtà radici ben più vecchie di quanto si pensi: la prima Intelligenza Artificiale nasce infatti nel 1956 con l’avvento dei primissimi computer. Quello fu l’anno in cui per la prima volta, ad un convegno che si svolse in America, si parlò di Intelligenza Artificiale, inizialmente chiamata Sistema Intelligente. Durante il raduno vennero presentati svariati programmi intelligenti, come il Programma Logic Theorist, sviluppato da Allen Newell e Herbert Simon, due ricercatori informatici, che era in grado di dimostrare e spiegare matematicamente diversi teoremi matematici avendo a disposizione solo poche e semplici informazioni da cui ricavare il teorema. Negli anni successivi, con lo sviluppo della tecnologia, sempre più aziende informatiche e università decisero di lanciarsi nel campo delle Intelligenze Artificiali, alla ricerca di programmi e software intelligenti specializzati in diversi settori. Nacquero così altri sistemi intelligenti, tra cui Lisp, il primo Linguaggio di Programmazione Intelligente. Ma se da un lato vi era forte entusiasmo e ottimismo per le scoperte future, dall’ altro si iniziavano a notare le prime limitazioni delle AI e la loro scarsa capacità di riprodurre le capacità e le caratteristiche tipiche degli esseri umani.
Le IA e la Biologia
È nel settore della biologia, nel 1969, che si compie un grande passo in avanti nella ricerca e la scoperta delle AI. In quell’anno alcuni studenti e ricercatori del Carnegie Institute of Technology realizzano il Programma Intelligente DENDRAL, in grado di ricostruire una molecola semplice sfruttandone le informazioni basate sulla massa molecolare dell’elemento analizzato e contenute nello spettrometro di massa, ovvero uno strumento analitico in grado di separare gli ioni di uguale carica ma di massa diversa. Questa nuova invenzione provocò una riscoperta delle IA, basata sui sistemi esperti che, grazie a delle informazioni di base, erano in grado di trovare facilmente e velocemente diverse soluzioni a dei possibili scenari. Agli inizi degli anni ʼ80 nacque la prima IA usata per scopi commerciali e il fenomeno Intelligenze Artificiali si espanse anche fuori dagli USA, arrivando ad esempio in Giappone e in Europa. Ma il vero passo in avanti viene compiuto con la scoperta di un algoritmo che permetteva l’apprendimento delle reti neurali, le cui sperimentazioni spaziavano dal settore informatico a quello psicologico. Questo ha innescato una reazione che ha portato poi altri ricercatori a sperimentare in altri campi e ambiti, giungendo al primo vero successo che vide il sistema Deep Blue, progettato dall’IBM, battere l'allora campione mondiale in carica di scacchi, Garry Kasparov, che, nonostante le iniziali vittorie, si è infine visto sconfitto dalla schiacciante superiorità della macchina.
L’ Intelligenza Artificiale nella Vita di Tutti i Giorni
Anche se a rilento, alla fine le Intelligenze Artificiali sono divenute partecipi della vita quotidiana di ognuno. Si pensi ad esempio ai sistemi di riconoscimento e di ricerca vocale presenti ormai su moltissimi dispositivi mobili, che si basano su quelli che sono gli algoritmi tipici delle IA legati all’ apprendimento automatico; oppure si pensi all’ industria automobilistica, oggigiorno dotata di veicoli muniti di autopilota, riconoscimento vocale, cambio di velocità, guida semi-autonoma, etc., tutte caratteristiche tanto avanguardistiche quanto, ahimè, dispendiose. Oppure si pensi ancora al mondo dell’intrattenimento e dello svago, dove delle IA sono usate per la programmazione di giochi come gli scacchi, in cui vengono fornite di pensiero autonomo e di capacità decisionale, alterate dal livello di difficoltà con cui si sceglie di affrontare la sfida.
IA Live Streaming
Un settore molto in crescita è quello del live streaming, in cui Sistemi Intelligenti, composti da tre o più intelligenze artificiali, sono programmati per interagire con gli utenti tramite messaggi scritti nella chat pubblica della live, dando così l'impressione di simulare l'attività dei content creator, acquisendo maggior esperienza di gioco, evolvendosi nello stile e nel modo di approcciarsi al videogame, dialogando con gli utenti in modo fluido e grammaticalmente corretto, riuscendo addirittura a riprodurre dal tono della voce sarcasmo, disgusto, felicità o sorpresa e così via. Esse sfruttano modelli 3D che fanno uso di un sistema di tracciamento, il più delle volte curato e fluido, che riproduce i movimenti, controllati da un’ulteriore intelligenza artificiale. Queste IA streamer (così vengono chiamate) riescono, come già detto, a dissimulare il tono della voce, ma non solo: sanno essere allegre, tristi, arrabbiate, sorprese o deluse, divertite o annoiate. Hanno senso dell’ umorismo... proprio come un essere umano! La prima fautrice di questo fenomeno è Neuro-Sama, un Sistema Intelligente con tutte le caratteristiche precedentemente elencate, nato nel 2019 dal suo creatore, l’utente Vedal987, e che ha poi debuttato nel Dicembre del 2022 sulla piattaforma di live streaming per eccellenza, Twitch, portando contenuti giornalieri. Nasce inizialmente con l’unico scopo di giocare a un rythm game chiamato Osu!, un videogioco per computer in cui lo scopo è andare a tempo di musica premendo determinati tasti nel momento giusto. Si sposta poi però su altri contenuti, passando ad altri giochi come Minecraft o dedicando intere live a parlare con gli utenti del più e del meno, arrivando a contare oggi quasi 100 mila seguaci da tutto il mondo. Purtroppo questa somiglianza fin troppo evidente con l’uomo ha fatto storcere il naso a molte persone, che, disgustate e inquietante dal fatto che una macchina volesse - tramite una fin troppo accurata dissimulazione - somigliare all’essere umano, ripudiano questo fenomeno. Molti altri invece assistono al fenomeno con lungimiranza, supportandolo e incoraggiandolo, nella possibilità di una nuova era per il live streaming.
Il Futuro delle AI
Ora che l’obiettivo di inserire le intelligenze artificiali nella vita quotidiana è stato pienamente raggiunto, gli scienziati hanno già lo sguardo rivolto verso quello che sarà il futuro prossimo. Certo ci sarà ancora tanta strada da fare, soprattutto per dissolvere i dubbi sulle diverse possibilità dei sistemi intelligenti e sull’impatto socio-economico che essi potrebbero avere. Il cammino poi non appare certo facilitato dalla dilagante paura dell’uomo di essere completamente sostituito, in un futuro non troppo lontano, dalle stesse macchine, facendo temere che i posti di lavoro verranno a mancare come già successo in passato dopo la Rivoluzione Industriale. Ma è anche vero che il progresso potrebbe portare a tantissime nuove strade in ambito professionale. Insomma, qualunque strada si prenderà, essa porterà con il tempo a una grandissima rivoluzione, sia industriale che culturale, anche se la direzione da prendere non è ancora ben definita.