Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica ha focalizzato l’attenzione sempre più sulla ricerca di fonti di energia pulita. Tra le molte tecnologie prese in considerazione, la fusione fredda è sicuramente il tema più affascinante e con un potenziale enorme per stravolgere il settore energetico a livello mondiale. Ma cos’è la fusione fredda? La fusione fredda, a differenza della fusione nucleare tradizionale, che richiede temperature molto elevate e pressioni intense per avvenire, avviene a temperature e pressioni relativamente basse. Questa tecnologia permetterebbe di avere energia pulita e illimitata, rendendo questo processo più sicuro e facile da controllare.
Purtroppo però, nonostante le varie notizie circolate nel corso degli anni, come l’esperimento fatto nel 1989 da Fleischmann e Stanley Pons, i quali affermarono di aver realizzato la fusione fredda attraverso l’utilizzo di una cella ad acqua pesante, non è stata ancora trovata una soluzione finale. Nonostante questo, la ricerca non si è fermata, ma le varie società stanno investendo centinaia di milioni; segno che l’arrivo dei primi risultati potrebbe essere vicino. Uno dei più grandi investitori è l’azienda italiana Eni (controllata dallo Stato Italiano), che in collaborazione con MIT, una delle più importanti università di ricerca del mondo, punteranno alla realizzazione di un impianto per lo sviluppo di energia da fusione nucleare entro il 2025/2030.
Il futuro della fusione fredda è ancora incerto, ma le sue potenzialità sono evidenti, offrendo la possibilità di una fonte energetica pulita e sostenibile. Pertanto, sebbene ci siano ancora numerosi ostacoli da superare, con il sostegno continuo dei governi, la fusione fredda potrebbe diventare una realtà concreta, andando a risolvere i problemi legati alla dipendenza delle fonti energetiche non rinnovabili come il carbone e il petrolio.