“È una sciocchezza dire che all'esame di maturità quest'anno non c'è lo scritto”. Queste sono le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a “I giovani nel cuore dell’Europa” a proposito dell’esame di Stato per le scuole secondarie di secondo grado, che quest'anno prevede solo il maxiorale. Un orale che si basa però su un elaborato che permetterà una prova più pensata e ragionata. Ha infatti aggiunto il Ministro: “Abbiamo chiesto alle scuole di fare un passo in più per poter sviluppare un pensiero articolato, complesso. La maturità non è un test, bisogna verificare e avere il diritto di essere valutati, per capire se si è maturati. La maturità è un passaggio per entrare in una giovinezza sempre più matura e adulta”. Se questa sarà la nuova modalità per la maturità anche per i prossimi anni, si vedrà. «Valuteremo poi come va quest’anno», ha commentato Bianchi.
La maturità 2021
Secondo quanto previsto il 16 giugno i primi di 490mila studenti inizieranno la prova finale partendo da un elaborato preparato a casa. Un lavoro costruito in anticipo che i maturandi hanno concordato con il coordinatore di classe, con almeno un mese di tempo a disposizione. La vecchia tesina ora è una testo o un prodotto multimediale o una prova pratica su cui le studentesse e gli studenti italiani dovranno discutere davanti la commissione d’esame per almeno un’ora. Dopo la presentazione dell'elaborato, la prova orale proseguirà con l'analisi di un testo già affrontato nel corso dell’anno scolastico di Lingua e Letteratura italiana. Nella valutazione si terrà conto anche delle inclinazioni naturali degli studenti, del loro percorso di PCTO (ex Alternanza Scuola-Lavoro) e del curriculum dello studente, ampiamente discusso anche questo.
Maxiorale anche dopo il Covid?
Molti sono contrari a lasciare a questa modalità di maturità anche nei prossimi anni, dopo che l’emergenza Covid sarà finita. Secondo un sondaggio di Orizzonte Scuola infatti, su quasi 4800 utenti intervenuti, 2693 persone, dunque il 56%, si è espresso negativamente sul mantenere la struttura del maxiorale come esame di Stato per la scuola secondaria di secondo grado. Anche il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, ha dichiarato pochi giorni fa: “Spero che l’anno prossimo si possa tornare a fare anche gli esami scritti perché più prove ci sono e più lo studente ha la possibilità di essere valutato per quello che è realmente e non per quello che riesce a dimostrare di sé in 30 minuti o un’ora”.