«In un momento storico in cui più che mai abbiamo bisogno di un pianeta ‘forte’ [ ... ], lo abbiamo spinto al punto della sua massima debolezza. » Bo Ekman, Johan Rockström, Anders Wjkman, Fondazione Tällberg.
Le foreste, il suolo, gli oceani e le zone umide del nostro pianeta svolgono un ruolo fondamentale nell'immagazzinamento della CO2, collaborando a proteggere l’uomo dai cambiamenti climatici. Oggigiorno gli ecosistemi terrestri, costieri e oceanici conservano circa 2100 Gt di carbonio negli organismi viventi e nelle profondità marine, che corrispondono a quasi tre volte la quantità presente nell’atmosfera.
I cambiamenti climatici hanno un impatto sulla biodiversità e sugli ecosistemi
L’innalzamento della temperatura e l’acidificazione degli oceani stanno causando un sempre più diffuso “sbiancamento dei coralli”. Gli scienziati temono che le barriere coralline possano essere il primo ecosistema a scomparire completamente, circostanza che lascerebbe anche molti litorali senza protezione da tempeste e inondazioni. Le foreste pluviali a causa delle attività di deforestazione stanno scomparendo ad una velocità preoccupante, emettendo circa il 20% di carbonio all’anno e lasciando senza habitat molte specie terrestri.
È fondamentale conservare tutte queste zone verdi e non continuare a modificarle per gli scopi umani. Gli spazi serviranno a nuove specie che cercano di trovare condizioni climatiche a loro consone. Rispettare la diversità genetica e quella delle specie è significativo per gli ecosistemi. Oltre a preservare la natura bisogna mantenere ecosistemi diversi, interconnessi e funzionanti sia nell’ambiente terrestre che marino.
Soluzioni urbane per combattere la crisi climatica
Anche in città è possibile contribuire a combattere i cambiamenti climatici: alcuni modi per migliorare e salvaguardare la natura in città - e contemporaneamente combattere la crisi climatica - sono, ad esempio, creare dei giardini e boschi verticali così da migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento e mitigare le temperature estreme; costruire degli orti urbani e strade alternative fatte di alberi così da ridurre le ondate di calore e lo smog; costruire nelle piazze delle pozze d’acqua così da offrire svago e - nei momenti di bisogno - risultare utili per la raccolta dell’acqua.
Per avere molteplici vantaggi la specie umana deve collaborare con la natura e non ostacolarla. Tutti gli approcci sono vantaggiosi anche per le comunità rurali e povere aiutando così ad attenuare la povertà e a favorire le strategie di sviluppo sostenibile.