Un Social Prof, uno speaker radiofonico e un content creator. Sandro Marenco è l'esempio di come si possa fare didattica con l'ausilio della tecnologia anziché contrastarla. Sbarcato su Tik Tok ha raggiunto un successo nazionale, durante la pandemia le sue lezioni hanno tenuto compagnia a tantissime studentesse e studenti. Il suo libro, "Dillo al Prof", edito da Salani e pubblicato nel 2021, nasce da questa esperienza di condivisione e dalla conoscenza diretta del mondo dell'adolescenza. Abbiamo parlato con lui all'interno di Zai.time:

La tecnologia serve per l'insegnamento?

Io utilizzo spesso il cellulare a fini didattici. Si parla tanto di scuola digitale, non vedo perché togliere ai ragazzi il telefono. Se quando spiego gli alunni stanno al telefono, significa che la mia lezione non è il massimo. Da parte degli studenti ci deve essere la volontà di partecipare alla lezione e questa va costruita insieme.

Come ha scelto di sbarcare sui social?

L'ho scelto durante la pendemia perché mi mancavate! Sono un po' "drogato" della vitalità che gli adolescenti mi danno ogni giorno e così vi ho cercato dove eravate: su Tik Tok. All'inizio sono stato accolto da un "tornatene su Facebook" ma poi abbiamo imparato ad amarci. Con i professori è sempre così: noi dobbiamo imparare ritmi, sensibilità, vite e interazioni dei miei studenti e viceversa. 

Le istituzioni stanno accompagando i professori a cambiare approccio?

La pandemia ci ha costretti ad evolvere: ora abbiamo tante tecnologie ma non sappiamo più che farci una volta finita la Dad. Ora sto facendo dei corsi ai miei colleghi sull'utilizzo dei social come elemento didattico e ho riscontrato che l'attenzione è altissima. Se Valditara volesse fare due chiacchiere con me, io ci sono!

Il libro "Dillo al prof" di che parla?

Nasce dalla mia esperienza su Tik Tok e dall'affetto che è nato con i miei followers che hanno iniziato ad aprirsi e a raccontarsi. Ho raccontato le vostre storie intrecciate con la mia.