Nato a livello sperimentale ormai una decina di anni fa, il Corso Doc del Liceo Laura Bassi di Bologna si è progressivamente consolidato e quest’anno, grazie anche agli sforzi congiunti di insegnanti, studenti e Associazione Corso DOC, le domande di iscrizione al DOC sono state ben 74, ma una ventina di queste non saranno soddisfatte: è nata dunque una petizione – che conta già oltre 1500 firme – per chiedere alla dirigenza dell'istituto felsineo di ampliare l'offerta della scuola. Ne abbiamo parlato in onda con Caterina Quareni dell'associazione Corso Doc, madre di uno degli studenti del Liceo, la quale ha raccontato ai nostri microfoni come un ampliamento di questo corso sperimentale porterebbe a fruire di classi meno gremite, privando finalmente gli studenti del biennio dell’angoscia di selezioni ed esclusioni in vista del triennio.
Perché questa petizione?
La petizione è partita dal desiderio di ampliare il Corso DOC, un potenziamento in documentaristica e cinematografia del Liceo delle Scienze Umane. Al momento abbiamo due bienni e un solo triennio, invece le richieste dei ragazzi per questo corso continuano ad aumentare. Quest'anno ne abbiamo avute ben 74, e abbiamo chiesto un ampliamento: tre prime e due trienni sarebbero la nostra ambizione, anche perché delle due seconde di quest'anno si dovrà fare una sola terza. Quando il corso partì la motivazione degli studenti era incerta, mentre ora vorrebbero quasi tutti proseguire, e quindi una buona parte viene eliminata contro la loro volontà. Chiediamo che si spinga la dirigente ad aumentare l'offerta della scuola: per ora la richiesta non ha avuto un esito positivo, anzi.
Noi a Zai.net collaboriamo da anni con il Corso DOC, un'eccellenza unica nel panorama scolastico italiano, che offre esperienze che nemmeno alcuni corsi universitari professionalizzanti riescono a proporre talvolta.
È sicuramente una punta d'eccellenza. Noi genitori vediamo degli ottimi risultati: i lavori che fanno sono ben fatti e comportano ricerche storiche sul territorio di grande qualità: sarebbe un'esperienza da promuovere e sostenere. Con la petizione che abbiamo lanciato abbiamo ottenuto il sostegno di molte associazioni e personalità che lavorano nel settore della documentaristica e della cinematografia, che hanno voluto testimoniare il loro favore verso questa esperienza didattica.
Uno dei punti di forza di questa scuola è proprio la collaborazione tra il Corso DOC e le imprese culturali attive sul territorio.
È la rete che si è creata, una serie di rapporti virtuosi che hanno fatto bene ai ragazzi che imparano a relazionarsi e a mettere precocemente a contatto col mondo di una professione che potenzialmente potrebbero trovarsi a dover fare, anche se – ricordiamo – rimane un corso di formazione liceale, quindi diverso da quello che propone il liceo artistico, il quale per esempio propone un triennio di videomaking molto incentrato sulla tecnica. Questa ampiezza di vedute che dà la formazione liceale non esclude che una volta usciti dalla scuola gli studenti vadano ad interfacciarsi con università completamente diverse. Rimane però un approccio cognitivo, una curiosità, un'indipendenza di giudizio, uno sguardo critico che loro hanno assorbito con questi valori. Gli studenti lavorano in particolare su eventi che hanno inciso sulla storia della città di Bologna: hanno prodotto un documentario sulla storia della Uno Bianca, hanno lavorato sulla strage dell'Italicus e del 2 Agosto. Ogni volta che affrontano questi temi, effettuano una ricerca storica molto minuziosa, con l'aiuto di esperti che danno loro gli strumenti per rendersi autonomi in questo tipo di lavoro. Questo crediamo che dia loro un enorme potenziale.