Al via la più iconica delle prove della Maturità: iniziano gli orali, il cui calendario varia da istituto a istituto. La lettera da cui si parte per gli orali è già stata estratta il 19 giugno, giorno della riunione plenaria della commissione d'esame. Da lì poi si prosegue in ordine alfabetico. Il colloquio - che riguarda anche l'insegnamento trasversale dell'educazione civica - è in chiave multi e interdisciplinare: la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.
Prenderà il via da uno spunto iniziale (un'immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione ed è anche l'occasione per parlare, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento) svolta nel percorso degli studi. La commissione d'esame tiene conto anche delle informazioni inserite nel Curriculum dello studente, da cui emergono le esperienze formative del candidato nella scuola e nei vari contesti non formali e informali.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell'ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico. Il voto finale dell'Esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico massimo 20 punti per il primo scritto, massimo 20 punti per il secondo scritto, massimo 20 punti per il colloquio. La commissione può assegnare fino a 5 punti di "bonus" per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell'Esame. Il punteggio massimo è 100 (c'è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l'esame è 60/100.