La storica residenza universitaria Bartolo da Sassoferrato riapre agli studenti di Macerata con una nuova veste: più sicura, più sostenibile e innovativa.
Giovedì 5 ottobre la Presidenza di ERDIS Marche ha inaugurato la struttura che ospiterà 42 camere con una disponibilità di 48 posti letto, rispondendo così concretamente alla richiesta posti letto per gli studenti fuorisede. Questo è anche il primo anno post-Covid durante cui il numero degli iscritti all’Università di Macerata torna a salire registrando un +6%.
La storica struttura degli anni ‘20 era rimasta chiusa due anni per consentire lo svolgimento di lavori di manutenzione straordinaria con adeguamento sismico ed efficientamento energetico.
Grazie ai fondi POR FESR 2014/2020 (€ 2.030.270,20), le risorse del Fondo di Sviluppo e coesione – FSC (€ 781.774,24), con i fondi statali MUR (€ 462.958,00) della Legge 338 del 2000 e fondi propri di ERDIS (€ 554.334,94), gli studenti potranno accedere a una struttura dotata di spazi nuovi e più confortevoli che vedono anche l’impiego di un’innovativa impiantistica domotica. Autoregolazione della temperatura, sensori di respiro e magnetici rendono lo studentato ancora più smart per i giovani che alloggeranno.
Non solo un luogo dove dormire e studiare, ma una struttura per vivere a 360° la comunità studentesca, con la creazione di sale studio e una cucina condivisa.
Situato in viale Don Bosco, ad appena 400 metri dalla stazione ferroviaria, l’edificio si trova vicino alla mensa e alle sedi universitarie della città e a pochi minuti a piedi dal centro storico.
A esprimere soddisfazione per questo traguardo raggiunto, la presidentessa di ERDIS Marche, Maura Magrini: “Sono molto contenta di essere presente alla seconda inaugurazione di nuovi alloggi a Macerata che realizziamo in due anni. In totale sono stata presente a quattro inaugurazioni da quando sono presidente: ciò evidenzia come ERDIS sia ‘un marchio di qualità’ perchè è stato capace di intercettare fondi esterni e di spenderli. La residenza torna più che rinnovata, sia dal punto di vista energetico che della domotica e spero che gli studenti trovino l’ambiente accogliente”.
Tra i fondi reperiti per l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Erdis ci sono sono anche 2,8 i milioni di euro di risorse provenienti dalla Regione Marche. Presente all’inaugurazione l’assessore regionale all’Università, Chiara Biondi: “Siamo vicini come Regione al mondo universitario perchè qui si formeranno gli uomini del futuro. L’Università deve essere vissuta stando insieme agli altri ragazzi. Il Covid ci aveva fatto perdere questi rapporti che sono fondamentali per la personalità degli studenti e per questo abbiamo deciso di sostenere, con fondi regionali, questi interventi. Abbiamo stanziato due milioni di euro per l’Erdis per adeguamento sismico e riqualificazione energetica. Nel piano regionale del diritto allo studio abbiamo posto l’accento sulle residenze per attrarre anche gli studenti delle altre regioni. Abbiamo infatti quattro Università d’eccellenza nelle Marche e vanno sostenute attraverso i servizi. Abbiamo alzato le soglie ISEE per dare la possibilità anche ad altri studenti di accedere alle borse di studio”.
All’inaugurazione anche il rettore, John McCourt, che ha dichiarato: “Si tratta di un residence importante per il nostro Ateneo con 50 posti letto in una struttura all’avanguardia. Ringrazio la Regione, Erdis e il Ministero per il cofinanziamento: è il risultato di un lavoro condiviso. Contento che sia stato approvato il piano regionale del diritto allo studio che essendo triennale ci permette una progettualità. Le residenze rappresentano un work in progress, ma siamo contenti di portare a casa questo primo risultato. Come Ateneo vogliamo attrarre studenti da fuori regione e anche a quelli che vengono dall’estero. Il numero di iscritti, per la prima volta post Covid, ha però registrato un rialzo. Rimane il problema del bisogno aggiuntivo di alloggi e ci sono tanti spazi vuoti che potrebbero essere utilizzati per nuovi appartamenti. Siamo contenti però per il risultato di oggi, ancora di più perchè la struttura porta il nome di un grande giurista e questo ci rende orgogliosi”.
Nell’ultimo anno questa sinergia condivisa fra le istituzioni ha permesso un aumento del 30% dei posti letto su Macerata. In programma ci sono altri due progetti presentati sulla L.338 ministeriale: ristrutturare il Sibillini e l’ex convento Le Monachette.
A sottolineare l’impegno condiviso è stata l’assessore alla Cultura e Istruzione di Macerata Katiuscia Cassetta: “Un metodo di lavoro applicato che deve essere utilizzato ancora di più. Il Comune è disponibile ad affrontare le problematiche e le soluzioni. L’Università ha ristrutturato luoghi importanti per lo studio e la città. Macerata vive una situazione migliore, dal punto di vista del diritto allo studio, rispetto ad altre città italiane dove c’è una protesta in corso per gli alloggi. L’obiettivo è di spronare i privati affinché si rendano conto della realtà e opportunità produttive di questa città per accogliere ancora più studenti e offrire loro una vita dignitosa”.
A essere soddisfatto del rapporto fra politica e mondo del diritto allo studio è anche il presidente del Consiglio degli studenti, Dario D’Urso: “Soddisfatto per l’inaugurazione di questa storica dimora. In un momento come questo è necessario che le istituzioni mettano al primo posto il diritto allo studio. La presenza dell’Assessore regionale ci fa ben sperare in un dialogo futuro continuativo. Chiederemo sempre di più un’istruzione gratuita e di qualità e che rispetti le difficoltà che si possono incontrare, più che il merito”.
Con questa riapertura prosegue quindi il percorso di valorizzazione del patrimonio ERDIS, che a Macerata ha già coinvolto lo studentato Montessori nel 2021 e, più recentemente, l’ex Hotel Claudiani. Un percorso che non vuole fermarsi coinvolgendo sempre di più gli attori del territerrio.