Borse di studio, posti letto e servizi: missione principale al centro di tutte le organizzazioni che si occupano di diritto allo studio universitario. Ma è importante anche attivare politiche di partecipazione alla vita studentesca, mettendo in campo attività e manifestazioni che facciano incontrare gli studenti rendendoli anche protagonisti delle attività poste in essere.
In questo alveo, hanno dato prova di eccezionali capacità e sensibilità gli studenti dell’ateneo catanese che hanno ricevuto il Premio Pirandello, istituito da ERSU Catania nove anni fa e la cui ultima edizione si è tenuta, a metà dicembre 2023, presso il Refettorio Piccolo della Biblioteca Ursino Recupero, diretta da Rita Carbonaro. Giunto alla IX° edizione, il premio promosso da Ersu Catania, Ente regionale per il diritto allo studio universitario, in collaborazione con l’Università etnea – con il patrocinio del rettore Francesco Priolo - consolida la sua storia, divenendo “un evento atteso di grande spessore e interesse culturale”, come ha commentato il vicepresidente e delegato alla Cultura dell’Ente, Salvo Cannizzaro, motore dell’evento.
Un evento fortemente sostenuto dai rappresentanti degli studenti in Cda, e con la collaborazione del presidente ERSU Salvo Sorbello, il direttore Salvo Cantarella, il responsabile dell’Ufficio stampa e ideatore del Premio Giampiero Panvini, nonchè Clara Lo Monaco e la professoressa Sarah Zappulla Muscarà, ordinario di Letteratura italiana dell’Università di Catania, consulente all’Ersu per la Cultura, presidente della giuria composta dalle professoresse Rosaria Sardo e Gloriana Orlando.
Presentato dalla giornalista Valentina Sciacca, la prima parte dell’evento, molto partecipato dagli studenti, è stata dedicata alla premiazione del giornalista e scrittore Felice Cavallaro, autore del volume “Francesca. Storia di un amore in tempo di guerra” e della rappresentazione teatrale “Terra bellissima”, promotore de “La strada degli scrittori”.
Poi è stata la volta del professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Sassari, Aldo Maria Morace, autore di un’innovativa edizione de “I vecchi e i giovani”. Premiato anche il regista Roberto Andò, che ha firmato la regia del film campione di incassi “La Stranezza” (2022), e il volume scritto a quattro mani con Salvatore Ferlita. A ricevere il premio per lui, assente per motivi di salute, la giornalista e critico cinematografico Ornella Sgroi. La lettura di brani tratti dai lavori dei premiati, è stata affidata alla grande capacità interpretativa dell’attore Agostino Zumbo.
Quindi, durante la seconda parte dell'iniziativa, i protagonisti assoluti della giornata: gli studenti che hanno aderito al bando indetto dall’Ersu, “La più meravigliosa delle arti…” che richiedeva un tema sul cinema, in particolare riflessioni personali su un film a scelta dei candidati. I tre vincitori, su un numero elevatissimo di lavori pervenuti, hanno colpito per maturità e abilità espressiva, come evidenziato dalla giuria.
Ad aggiudicarsi il primo premio, con un tema sul film della Cortellesi, “C’è ancora domani”, la studentessa di Psicologia, Alessandra Nicosia. Incrociando la propria scelta cinematografica con un fatto di attualità che ha scosso dal profondo le coscienze, l’assassinio di Giulia Cecchettin, ha molto colpito la giuria e il pubblico in sala per la maturità di critica e la capacità di immedesimazione e introspezione. Secondo e terzo premio rispettivamente a Gaia Tripi, Dipartimento Cultura e Spettacolo, che ha partecipato con un tema sul fenomeno “Barbie” e a Gianfrancesco Pisa, Giurisprudenza, la cui scelta è ricaduta su “’C’è ancora domani”. Tre lavori premiati anche per i punti di vista personalissimi, capaci di sondare emozioni e sensazioni fornendo una chiave di lettura inedita. A fare “vibrare” con intensità i testi la voce dell'attore Agostino Zumbo.