Cosa vuol dire occuparsi di diritto allo studio in Italia? Quali sono le priorità da perseguire e quali obiettivi il Governo ha aggiunto nella sua agenda? Il programma RAI Uno “XXI Secolo”, diretto da Francesco Giorgino, mandato in onda lunedì 11 marzo, ha affrontato la questione in una puntata dedicata al mondo della formazione e dell’Università, con un focus specifico sul mondo del diritto allo studio universitario e, quindi, di ANDISU.
Per parlare di come il sistema formativo (in particolare quello universitario) viene gestito nel nostro Paese e di come vengono tutelati i diritti degli studenti è stato invitata in studio la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, che ha sottolineato le caratteristiche del sistema universitario italiano: “Radici profondissime che vanno però verso un futuro innovativo. Abbiamo le Università fra le più antiche del mondo che però trattano tematiche contemporanee e sostenibili. Il punto più critico è l’inverno demografico: poche nascite in Italia che inducono a fare riflessioni sul futuro. Le Università devono internazionalizzarsi ed essere flessibili, aprendosi a nuove opportunità di lavoro e preparando anche i giovani a professioni che ancora non esistono come la robotica e l’intelligenza artificiale. Devono essere in grado di anticipare tempi sfidanti”.
Al momento in Italia ci sono 99 Università, di cui 58 statali con quasi 2 milioni di iscritti l’anno (dato che si riferisce al 2022/2023) e 366 mila laureati. Negli ultimi anni, se le Università del Nord hanno visto un aumento degli iscritti, le Università del Sud hanno invece avuto un calo del 18%degli iscritti.
Dal 2015 al 2022, a livello nazionale gli studenti esonerati dal pagamento delle tasse universitarie sono aumentati al 33,3%, quasi un terzo degli iscritti: sul tema la ministra Bernini ha sottolineato: “Le Università hanno saputo aprirsi e fare ecosistema, parlando con i territori, coordinandosi con le imprese ed entrando nel mondo reale. La criticità riguarda i numeri degli iscritti al Sud più bassi rispetto a quelli del Nord. Stiamo cercando di convincere le Università a fare accordi per una mobilità interna, facilitare una sorta di “Erasmus Italiano”.
Sulle iniziative messe in campo in tema di diritto allo studio, la ministra ha sottolineato il numero crescente delle borse di studio erogate: “Il diritto allo studio è il diritto di tutti di poter studiare, in particolare ai meritevoli che non hanno disponibilità economiche. Come si traduce questa esigenza? Con le borse di studio e gli studentati. Quest’anno abbiamo messo a disposizione 850 milioni sulle borse di studio e 250mila studentesse avranno la possibilità, a prescindere dalle possibilità economiche, di realizzare i propri talenti. Il 34% degli studenti attualmente può frequentare l’Università gratuitamente: è un numero bello, ma è un numero che deve essere meritato e non sempre è così e stiamo lavorando su maggiori controlli sulle erogazioni affinchè siano rispettati i requisiti necessari per ottenere la borsa di studio”.
L’altro strumento messo in campo è quello degli studentati (al momento 450mila i fuori sede e i 45mila i posti letto pubblici nel corso dell’ultimo anno).
Intervistato nel programma Alessandro Ciro Sciretti, presidente ANDISU, che ha dichiarato sul tema: “Per chi ha diritto all’alloggio sono previsti aiuti economici, ma rimane ancora esclusa da questo servizio la platea di studenti che è al di sopra della soglia dei redditi minimi per usufruire della borsa, che di certo non è benestante. Questo tema della fascia media in difficoltà sarà il tema che dobbiamo affrontare nei prossimi anni”.
Per rispondere al caro affitti il Governo ha messo in campo le risorse per nuovi 60mila posti letto da realizzare entro giugno 2026. Sciretti ha commentato così: “Si tratta di un obiettivo ambizioso che serve a portarci sulla media europea ed è il futuro del diritto allo studio. Un futuro che deve tenere conto dell’impatto che il diritto allo studio avrà nel periodo in cui ci sarà un'inversione demografica e soprattutto questo investimento dovrà essere sostenibile attraverso una crescita percentuale di studenti universitari”. 8500 nuovi posti letto sono stati realizzati nell’ultimo periodo. La ministra ha aggiunto con ottimismo: “Il tema è super sfidante perchè stiamo lavorando per 60mila in tre anni quando ne sono stati fatti 40mila in quasi 40 anni. Abbiamo immesso un miliardo e 800 milioni con un bando effettuato dal Ministero. Adesso abbiamo anche istituito un Commissario Straordinario per velocizzare le procedure”.
È possibile vedere la trasmissione al link https://www.raiplay.it/video/2024/03/XXI-Secolo---Quando-il-presente-diventa-futuro---Puntata-del-11032024-39fb75a2-ccab-472c-bf5b-482d2f614075.html