Scuola
Scuola, Christian Raimo sospeso dall'insegnamento per 3 mesi dopo critiche a Valditara
"Gravissimo atto di censura politica nei confronti di Raimo", il commento di FLC CGIL Nazionale e di FLC CGIL Roma e Lazio
Tommaso Di Pierro | 8 novembre 2024

Lo scrittore e insegnante Christian Raimo è stato sospeso dal proprio incarico a scuola per tre mesi con un provvedimento disciplinare perché accusato di aver violato il codice etico dei dipendenti del ministero dell’Istruzione e del Merito. "Da oggi non sono in classe per tre mesi. Ora con il sindacato e gli avvocati cercherò di difendermi", il commento dell'insegnante. 

Come riportato da Vanity Fair, Raimo insegna all'Istituto Pacinotti-Archimede di Roma. Lo scorso settembre, durante un dibattito pubblico sulla scuola alla festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra con cui Raimo si era candidato alle ultime elezioni europee, aveva criticato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, della Lega. Aveva detto «Io penso che da un punto di vista politico Valditara vada colpito perché è un bersaglio debole e riassume in sé tante delle debolezze di questo governo. Io penso che vada fatta una manifestazione contro Valditara ma non per la scuola, contro Valditara perché c'è dentro la sua ideologia tutto il peggio». E aveva continuato: «Se è vero che non è lui l'avversario è vero che è lui il fronte del palco di quel mondo che ci è avverso e che quindi vada colpita lì come si colpisce la Morte Nera. E siccome lui si pone come la Morte nera io penso che non è difficile colpirlo perché tutto quello che dice è talmente palese, evidente, arrogante, cialtrone, lurido, direi che questa è una parola che si attaglia a quello che dice Valditara, è facile vederlo». La Morte Nera a cui si riferisce Raimo è la Morte Nera di Star Wars, ovvero una stazione spaziale e un'arma di distruzione di massa che compare nella saga cinematografica di fantascienza Guerre stellari.

Oltre alla sospensione di tre mesi, a Raimo è stata imposta anche una decurtazione di metà dello stipendio per quello stesso periodo. La sospensione di Raimo ha portato a una protesta da parte dei suoi studenti, con un'autoconvocazione di un'assemblea in cui chiedono di parlare con i dirigenti scolastici, e con l'affissione di uno striscione davanti la scuola che dice «tre mesi di sospensione per un’opinione». Ora preparano una lettera da inviare direttamente a Valditara: «Oltre a essere una decisione ingiusta ci crea un disagio. Cambieremo metodo didattico, poi di nuovo dopo 3 mesi tornerà Raimo, che per noi è un ottimo professore, che si interessa di noi a livello umano e non è vero che fa politica in classe». Anche gli studenti del collettivo della scuola, «Valerio Verbano», non concordano con l’Usr e preparano una mobilitazione per domenica 10 novembre alle 17 in Piazza Sempione, a cui invitano tutte le forze sociali e politiche della città: «Valditara lo avrebbe potuto querelare se si sentiva offeso, invece ha utilizzato il suo potere di ministro. È la parabola della repressione» commentano. I docenti del Pacinotti-Archimede scrivono all’Usr e a Valditara difendendo il docente e la libertà di espressione: «L’istituzione che reprime e punisce chi esprime il proprio pensiero non allineato è un’istituzione che non educa cittadini liberi, ma alleva sudditi».

In sostegno allo scrittore, inoltre, era già partita nelle settimane scorse una raccolta firme a cui hanno partecipato nomi come il premio Nobel Giorgio Parisi, lo scrittore Roberto Saviano, lo storico Carlo Ginzburg, Zerocalcare, Paolo Giordano, Nicola Lagioia, Daria Bignardi, Adriano Sofri, Vasco Brondi, e sia FLC CGIL che  FLC CGIL Roma Lazio hanno annunciato che «attueranno tutte le azioni di tutela legale e sindacale per impugnare tale provvedimento e invita tutto il personale a partecipare alle iniziative che saranno messe in campo a difesa della libertà di espressione».

Commenti
cirus18 giorni fa
in pratica Raimo usa modi e parole fasciste e gli antifascisti lo difendono? L'opinione e la critica sono una cosa, l'offea altra. Purtroppo come al solito non si guarda al cosa ma al chi lo fa, mentre le parole di Raimo sono da condannare sempre a prescindere.