È risaputo che dietro una classe appassionata c’è sempre un insegnate competente e preparato. Nel mondo di oggi, però, non è più sufficiente la conoscenza della propria materia ma è necessario che anche i professori e le professoresse ricevano un’educazione mediatica in modo da stare al passo con i tempi, come peraltro prevede il PNRR.
I corsi per docenti
Infatti, grazie ai fondi del D.M. 66 “Didattica digitale integrata per la formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” è possibile per gli insegnanti delle scuole italiane partecipare al corso di podcast per la didattica tenuto da Fondazione Media Literacy. Durante il corso i docenti potranno apprendere tutto quello che c’è da sapere per realizzare un podcast, cominciando con un primo approccio alla registrazione di contenuti e alla strumentazione tecnica per arrivare agli aspetti più specifici, come la scrittura di contenuti parlati e le tecniche di speakeraggio, i software di registrazione e post produzione, fino alla pubblicazione del contenuto. Dopo aver appreso la teoria, gli insegnati saranno guidati nella sua messa in atto tramite la realizzazione di un podcast vero e proprio.
Alle soglie del 2025, l’attivazione di progetti come questo è fondamentale per garantire l’alfabetizzazione mediatica dei docenti, alla base della didattica contemporanea. Per questo Fondazione Media Literacy, che da sempre organizza iniziative nelle scuole per avvicinare gli studenti ai nuovi media e al loro utilizzo consapevole, ha deciso di dedicarsi anche alla formazione dei loro insegnanti. In quest’ottica durante l’anno ha avviato, oltre al corso di podcast per la didattica, un corso sul tema dell’intelligenza artificiale. Questo secondo progetto ha preparato i docenti a non diffidare dalla tanto temuta IA ma, al contrario, a padroneggiarla per migliorare la didattica, con un focus particolare alle materie umanistiche.
L'importanza della Media Literacy
Nonostante ci siano delle criticità intrinseche ai nuovi strumenti comunicativi, è sempre il loro utilizzo a determinare il discrimine tra gli effetti positivi e quelli negativi che questi strumenti possono avere. Per questa ragione è sempre più fondamentale sensibilizzare adulti e giovani all’uso consapevole dei media, in modo che le nuove generazioni siano sempre più padrone dell’informazione e non diventino vittime di discorsi fallaci e fake news.