In-formati speciali
Una questione di energia
Tra gli istituti tecnici superiori attivati ce n’è uno da cui escono professionisti che possono avere un ruolo molto importante per le aziende moderne. Ha sede a Savona e forma i futuri “energy manager”
Redazione | 24 ottobre 2013
Franco Lolli è il coordinatore dell’Its per l’Efficienza energetica che ha sede a Savona, più precisamente presso il campus universitario cittadino. A lui abbiamo rivolto qualche domanda per saperne qualcosa di più.
Perché questo Its?
Il corso tratta di un argomento fondamentale per il nostro Paese: l’efficienza energetica degli impianti di produzione delle reti di distribuzione. Permette di conseguire un titolo di studio statale, post diploma, rilasciato dal ministero della Pubblica Istruzione, riconosciuto a livello europeo.
Un settore che dovrebbe consentire di trovare impiego abbastanza agevolmente, quindi…
Beh, c’è una certa richiesta, in effetti, perché formiamo i cosiddetti energy manager, coloro che dovrebbero poi gestire l’integrazione delle varie fonti energetiche: quelle tradizionali e quelle rinnovabili.
Occorre quindi essere in possesso di un diploma…
Sì, per l’accesso è necessario un titolo di studio secondario superiore di qualunque tipo; certo che una formazione di tipo tecnico o scientifico-tecnologico è più idonea per affrontare i temi trattati nel corso. A breve sarà pubblicato sul sito www.its-savona.it il bando per l’iscrizione al terzo corso che si svolgerà nel biennio 2013-15. Gli interessati possono collegarsi al sito per avere maggiori informazioni e per scaricare il bando di iscrizione con la relativa modulistica.
Bisogna superare una selezione per entrare?
Sì, una selezione che riguarda sia gli aspetti culturali di partenza che le motivazioni e la predisposizione ad affrontare queste tematiche.
E a cosa si dà più rilevanza?
A tutte e due gli aspetti, sono entrambi importanti.
Come si svolge?
Si tratta di una prova scritta e di una prova orale. Nella prima sono predisposti test equivalenti a quelli per accedere ad una laurea di primo livello scientifico, mentre un colloquio orientativo esamina gli aspetti motivazionali degli studenti.
Come è strutturato il percorso?
Sono 1850 ore di corso, delle quali 600 di stage all’interno di un’azienda che si occupa delle tematiche del corso; le restanti sono ore di lezione svolte per il 50% da docenti dell’Università di Genova e dell’IISS “Ferraris-Pancaldo” di Savona, che è capofila dell’Its, e l’altra metà da docenti provenienti dalle principali aziende che si occupano degli aspetti energetici; ma possono essere anche aziende che operano in altri ambiti e che abbiano comunque interesse a sviluppare tecniche in questo settore. Ala fine del corso c’è un esame di Stato per il conseguimento del titolo.
È sempre possibile poi eventualmente passare ad un corso di laurea universitario spendendo i crediti acquisiti con questo Its?
Sì, il nostro Its prevede ci sia un riconoscimento di crediti formativi universitari: un allievo che finisce il nostro corso ne acquisisce 60, pari ad un anno di corso.
Per quanto riguarda gli sbocchi professionali?
Tutte le figure che operano in campo energetico: da chi si occupa della gestione dell’energia a chi lavora nell’installazione degli impianti, o nel mantenimento in perfetta efficienza degli stessi.
Perché scegliere questo Its?
Perché la formazione in Italia ha sempre privilegiato gli aspetti teorici, mentre noi proponiamo un altro metodo di affrontare le cose, molto più legato alla realtà europea, ad esperienze come quelle della Germania o della Francia ad esempio. Oltretutto il nostro Its consente a chi è interessato di operare in un ambito molto importante, a contatto con la tecnologia e le sue veloci mutazioni. E la formazione che se ne riceve può essere utilizzata sia nel relativo ambito, che successivamente in quello universitario, qualora si scelga di accedervi in un secondo momento.
Perché questo Its?
Il corso tratta di un argomento fondamentale per il nostro Paese: l’efficienza energetica degli impianti di produzione delle reti di distribuzione. Permette di conseguire un titolo di studio statale, post diploma, rilasciato dal ministero della Pubblica Istruzione, riconosciuto a livello europeo.
Un settore che dovrebbe consentire di trovare impiego abbastanza agevolmente, quindi…
Beh, c’è una certa richiesta, in effetti, perché formiamo i cosiddetti energy manager, coloro che dovrebbero poi gestire l’integrazione delle varie fonti energetiche: quelle tradizionali e quelle rinnovabili.
Occorre quindi essere in possesso di un diploma…
Sì, per l’accesso è necessario un titolo di studio secondario superiore di qualunque tipo; certo che una formazione di tipo tecnico o scientifico-tecnologico è più idonea per affrontare i temi trattati nel corso. A breve sarà pubblicato sul sito www.its-savona.it il bando per l’iscrizione al terzo corso che si svolgerà nel biennio 2013-15. Gli interessati possono collegarsi al sito per avere maggiori informazioni e per scaricare il bando di iscrizione con la relativa modulistica.
Bisogna superare una selezione per entrare?
Sì, una selezione che riguarda sia gli aspetti culturali di partenza che le motivazioni e la predisposizione ad affrontare queste tematiche.
E a cosa si dà più rilevanza?
A tutte e due gli aspetti, sono entrambi importanti.
Come si svolge?
Si tratta di una prova scritta e di una prova orale. Nella prima sono predisposti test equivalenti a quelli per accedere ad una laurea di primo livello scientifico, mentre un colloquio orientativo esamina gli aspetti motivazionali degli studenti.
Come è strutturato il percorso?
Sono 1850 ore di corso, delle quali 600 di stage all’interno di un’azienda che si occupa delle tematiche del corso; le restanti sono ore di lezione svolte per il 50% da docenti dell’Università di Genova e dell’IISS “Ferraris-Pancaldo” di Savona, che è capofila dell’Its, e l’altra metà da docenti provenienti dalle principali aziende che si occupano degli aspetti energetici; ma possono essere anche aziende che operano in altri ambiti e che abbiano comunque interesse a sviluppare tecniche in questo settore. Ala fine del corso c’è un esame di Stato per il conseguimento del titolo.
È sempre possibile poi eventualmente passare ad un corso di laurea universitario spendendo i crediti acquisiti con questo Its?
Sì, il nostro Its prevede ci sia un riconoscimento di crediti formativi universitari: un allievo che finisce il nostro corso ne acquisisce 60, pari ad un anno di corso.
Per quanto riguarda gli sbocchi professionali?
Tutte le figure che operano in campo energetico: da chi si occupa della gestione dell’energia a chi lavora nell’installazione degli impianti, o nel mantenimento in perfetta efficienza degli stessi.
Perché scegliere questo Its?
Perché la formazione in Italia ha sempre privilegiato gli aspetti teorici, mentre noi proponiamo un altro metodo di affrontare le cose, molto più legato alla realtà europea, ad esperienze come quelle della Germania o della Francia ad esempio. Oltretutto il nostro Its consente a chi è interessato di operare in un ambito molto importante, a contatto con la tecnologia e le sue veloci mutazioni. E la formazione che se ne riceve può essere utilizzata sia nel relativo ambito, che successivamente in quello universitario, qualora si scelga di accedervi in un secondo momento.
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