In-formati speciali
La scuola sale sul palco
Essere o non essere attori? Per chi non ha dubbi sulla risposta da dare, c’è una scuola di recitazione molto importante, quella del Teatro Stabile di Genova
Redazione | 13 novembre 2013
La scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova è molto nota tra gli aspiranti attori che ogni anno da tutta Italia provano a superare le selezioni per frequentare i corsi offerti, tutti gratuiti e con obbligo di frequenza. L’offerta formativa è piuttosto articolata. C’è un Corso Propedeutico per attore di 250 ore, a carico del Teatro Stabile di Genova, che rilascia un attestato di frequenza; c’è un Corso di Qualificazione per attore di 1200 ore finanziato dalla Provincia di Genova, che rilascia un attestato di qualifica di attore; infine, un master di circa 700 ore, a carico del Teatro Stabile di Genova, la cui ammissione è riservata a chi è in possesso del diploma di qualificazione e che rilascia un attestato di master. Per saperne di più abbiamo rivolto qualche domanda alla direttrice della scuola, Anna Laura Messeri.
Quali sono i requisiti per accedere ai vostri corsi?
Per il Corso Propedeutico bisogna avere almeno 18 anni (senza aver superato i 30) e aver assolto l’obbligo scolastico.
Anche per il Corso di Qualificazione bisogna avere almeno 18 anni, ma non ci sono limiti massimi di età.
In cosa consistono le audizioni?
Nell’esame per il Propedeutico chiediamo semplicemente si reciti una poesia italiana e un pezzo di teatro (un dialogo o un monologo), invece per il Corso di Qualificazione, oltre a un dialogo e un monologo (ambedue obbligatori) si chiede anche una canzone, un pezzo della Divina Commedia e un colloquio riguardante la Storia del Teatro.
Quando esamina i candidati, da cosa viene colpita?
Diciamo da chi abbia vitalità o presenza scenica, ma è una domanda un po’ complessa, non si risponde con facilità. Logico, tutti hanno dei difetti quando si presentano, quello che conta all’inizio è che abbiano la carica giusta.
La scuola avrà svolto la sua funzione se chi ne esce avrà...?
Avrà eliminato quei difetti che livellano un po’ tutti i dilettanti. Precisiamo: noi non creiamo degli attori, diamo la possibilità di diventarlo. Speriamo che da qui i ragazzi apprendano un gusto teatrale e un approccio serio alla professione, che capiscano l’importanza dell’impegno e che non si può darla ad intendere. Vorrei che sappiano approfondire le ragioni di un personaggio, il perché di quelle battute, e poi che imparino ad usare i propri mezzi espressivi (corpo, voce, dizione) per tradurre in fatto teatrale la suggestione che arriva dalla lettura di un personaggio, di una scena.
Riuscire ad affermarsi è difficile, per chi vale la pena provare?
Ma per tutti quelli che lo vogliano, purché questa necessità
risponda ad un impulso fisico, al desiderio di usare tutto se stesso per trasmettere emozioni e non certo per avere la foto sui giornali, insomma.
Un po' di storia
Già a partire dagli anni '60 il Teatro si dotava di una Scuola d'Arte Drammatica che sviluppava la propria strategia didattica attraverso le esperienze di vari registi fra cui Anna Laura Messeri, Mina Mezzadri, Carlo Cecchi, Egisto Marcucci e Marcello Bartoli. Fruendo delle esperienze maturate, nel 1981 la Scuola ha trovato una stabile struttura didattica e organizzativa sotto l'egida della Regione Liguria e della Provincia di Genova, costituendosi come Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Come tale, rientra nei Corsi di Formazione Professionale e attinge al pubblico finanziamento costituito dal Fondo Sociale Europeo (FSE). Dal 1999 il corso cambia struttura interna e integra la sovvenzione con un contributo a carico dello stesso Teatro Stabile di Genova. Dal 1981 al 2012 la Scuola ha diplomato 243 allievi; fra i tanti ricordiamo i registi Marco Sciaccaluga e Giorgio Gallione, poi naturalmente Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Enrico Campanati, Valerio Binasco, i Broncoviz, il duo Luca Bizzarri - Paolo Kessisoglu, Maurizio Lastrico e il drammaturgo Fausto Paravidino. Alcune note Compagnie autonome sono formate da ex-allievi. Tra queste: URT, Gank, Narramondo, NIM-Neuroni in Movimento. Oggi la Scuola fornisce al Teatro la maggioranza della Compagnia Stabile.
Quali sono i requisiti per accedere ai vostri corsi?
Per il Corso Propedeutico bisogna avere almeno 18 anni (senza aver superato i 30) e aver assolto l’obbligo scolastico.
Anche per il Corso di Qualificazione bisogna avere almeno 18 anni, ma non ci sono limiti massimi di età.
In cosa consistono le audizioni?
Nell’esame per il Propedeutico chiediamo semplicemente si reciti una poesia italiana e un pezzo di teatro (un dialogo o un monologo), invece per il Corso di Qualificazione, oltre a un dialogo e un monologo (ambedue obbligatori) si chiede anche una canzone, un pezzo della Divina Commedia e un colloquio riguardante la Storia del Teatro.
Quando esamina i candidati, da cosa viene colpita?
Diciamo da chi abbia vitalità o presenza scenica, ma è una domanda un po’ complessa, non si risponde con facilità. Logico, tutti hanno dei difetti quando si presentano, quello che conta all’inizio è che abbiano la carica giusta.
La scuola avrà svolto la sua funzione se chi ne esce avrà...?
Avrà eliminato quei difetti che livellano un po’ tutti i dilettanti. Precisiamo: noi non creiamo degli attori, diamo la possibilità di diventarlo. Speriamo che da qui i ragazzi apprendano un gusto teatrale e un approccio serio alla professione, che capiscano l’importanza dell’impegno e che non si può darla ad intendere. Vorrei che sappiano approfondire le ragioni di un personaggio, il perché di quelle battute, e poi che imparino ad usare i propri mezzi espressivi (corpo, voce, dizione) per tradurre in fatto teatrale la suggestione che arriva dalla lettura di un personaggio, di una scena.
Riuscire ad affermarsi è difficile, per chi vale la pena provare?
Ma per tutti quelli che lo vogliano, purché questa necessità
risponda ad un impulso fisico, al desiderio di usare tutto se stesso per trasmettere emozioni e non certo per avere la foto sui giornali, insomma.
Un po' di storia
Già a partire dagli anni '60 il Teatro si dotava di una Scuola d'Arte Drammatica che sviluppava la propria strategia didattica attraverso le esperienze di vari registi fra cui Anna Laura Messeri, Mina Mezzadri, Carlo Cecchi, Egisto Marcucci e Marcello Bartoli. Fruendo delle esperienze maturate, nel 1981 la Scuola ha trovato una stabile struttura didattica e organizzativa sotto l'egida della Regione Liguria e della Provincia di Genova, costituendosi come Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Come tale, rientra nei Corsi di Formazione Professionale e attinge al pubblico finanziamento costituito dal Fondo Sociale Europeo (FSE). Dal 1999 il corso cambia struttura interna e integra la sovvenzione con un contributo a carico dello stesso Teatro Stabile di Genova. Dal 1981 al 2012 la Scuola ha diplomato 243 allievi; fra i tanti ricordiamo i registi Marco Sciaccaluga e Giorgio Gallione, poi naturalmente Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Enrico Campanati, Valerio Binasco, i Broncoviz, il duo Luca Bizzarri - Paolo Kessisoglu, Maurizio Lastrico e il drammaturgo Fausto Paravidino. Alcune note Compagnie autonome sono formate da ex-allievi. Tra queste: URT, Gank, Narramondo, NIM-Neuroni in Movimento. Oggi la Scuola fornisce al Teatro la maggioranza della Compagnia Stabile.
Tag:
Scuola di recitazione, Teatro Stabile, Genova, corsi, attore, Anna Laura Messeri, teatro, recitazione
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