Quante volte abbiamo sentito dire che niente è impossibile? E quante volte abbiamo creduto che fosse solo l'ennesimo modo di dire? Oggi grazie a Francesca Jones abbiamo la prova tangibile che farcela quando tutti ti dicono che non sia possibile, lo è. La tennista 20enne inglese, ha quattro dita per mano e per i medici non può giocare ma si è qualificata agli Australian Open,"Come giocare a carte con un mazzo diverso da quello degli altri: non significa che hai già perso". La sua storia, incredibile e commovente, sta facendo il giro del mondo.
La storia
Francesca Jones, è una 20enne tennista inglese di Leeds. A nove anni per il tennis ha deciso di lasciare l'Inghilterra, la sua casa e i suoi genitori e trasferirsi a Barcellona per inseguire il suo sogno. Un sogno più forte di tutto, anche di quella malformazione genetica dalla quale è affetta, comune come EEC, che accusa dalla nascita e che colpisce gli arti. La sindrome da displasia ectodermica-ectrodattila l'ha fatta nascere con quattro dita per ciascuna mano, tre al piede destro e quattro a quello sinistro. Nonostante dieci interventi chirurgici e la sentenza dei medici che non sarebbe mai riuscita a giocare a tennis, Francesca, per tutti "Fran", non ha mai mollato, ha continuato a giocare, all'inizio con delle maniglie al manico delle racchette, passando ore ed ore sul campo per migliorare l'equilibrio sui suoi piedi, e a convincersi che lei avrebbe dimostrato che tutti i medici avevano torto.
"Ho sempre saputo che il maggior piacere nella vita è fare quello che la gente dice che non puoi. Io in pratica mi nutro di questa cosa, questo è il mio motto, con un costante e duo lavoro, spingendomi oltre i limiti", ha dichiarato, "So bene di aver già sofferto tanto nel mio tennis in questi anni e non mi aspetto di vedere arcobaleni e unicorsi quando finalmente mi realizzerò. Ma, nello stesso tempo, non credo che qualcuno debba essere limitato dalle opinioni degli altri" aggiunge con convizione.
Gli Australian Open
Ed è riuscita nel suo intento. La determinazione, le sfiancanti ore di allenamento, le poche lacrime e le tre vittorie a Dubai l'hanno qualificata per il suo primo Slam, gli Australian Open e a fine mese andrà in scena a Melburne. Ad oggi è la numero 217 nella classifica WTA ma un esempio per tutti di numero uno nella vita.