In occasione della Festa della Liberazione, la ginnasta azzurra Vanessa Ferrari vince il bronzo nella finale del corpo libero alla rassegna continentale di Basilea, sulle note di “Bella Ciao”. Ritorna così su un podio degli Europei di ginnastica artistica dopo 7 anni. Per la 30enne Ferrari si tratta della quinta medaglia al corpo libero nel torneo continentale dopo gli ori conquistati nel 2007 e nel 2014 e gli argenti nel 2006 e nel 2009.
Un anno complicato
Questo bronzo ha un significato importante perché arriva dopo una serie di difficoltà personali dovute a infortuni e a problemi fisici di varia natura, oltre allo stop imposto dall’emergenza sanitaria, che non le ha risparmiato di ammalarsi di Covid lo scorso marzo a ridosso delle gare. Durante la pandemia, nell’ultimo anno, dato il blocco degli eventi sportivi, la campionessa ha continuato sempre ad allenarsi in garage con l’obiettivo di tornare a gareggiare, mettendosi in gioco su tutti e quattro gli attrezzi e non solo sul corpo libero, per avere maggiori possibilità di partecipare alle sue quarte Olimpiadi.
Resistenza e rinascita
La sua esibizione, seppure imperfetta per sua stessa ammissione, non è passata inosservata perché la canzone della Liberazione, scelta intenzionalmente durante gli allenamenti, ha accompagnato la sua performance sportiva che si è trasformata in un simbolo della resistenza e della rinascita, come la campionessa dirà nelle dichiarazioni successive alla premiazione: “Questa medaglia è per me un simbolo di resilienza e di resistenza. Lo dimostra la mia storia agonistica fatta di successi ma anche di sconfitte. Nonostante questo, non ho mai mollato. Dedico questa medaglia all’Italia intera in una data così importante per il nostro Paese, il 25 aprile, giorno della Liberazione”. Un’icona che va oltre lo sport; un esempio per i giovani di tenacia, resilienza e passione per la ginnastica artistica. Ora l’azzurra punta alle Olimpiadi per Tokyo. Ci metterà tutta la sua grinta e continuerà il suo capolavoro di “resistenza”.