La pronosticabile difficile stagione della Juventus, con alla guida tecnica il novellino Andrea Pirlo, ha rispettato le attese. Ma la cocente eliminazione dalla Champions per mano del Porto ha contribuito a renderla molto più che complicata, decisamente deludente, e che rischia di diventare addirittura fallimentare in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League. La squadra torinese infatti non se la passa di certo bene e sul banco degli imputati sono finiti giocatori, società e ovviamente il neo tecnico juventino. Fin qui tutto normale, se non fosse che, come da sempre succede in Italia, la pioggia di insulti e offese non ha tardato ad arrivare. Questa volta però i leoni da tastiera non si sono limitati a offendere l’ex-centrocampista, ma hanno preso di mira l’innocente figlio di 17 anni, la cui unica colpa è quella di “essere figlio di un allenatore, che probabilmente, come è giusto che sia, può non piacere”. Il ragazzo, con un post su instagram, ha condiviso lo screen dell’ultimo folle messaggio arrivatogli, il quale cita “Devi morire insieme a tuo padre”.
Lo sfogo del giovane
Oltre allo screen del vile messaggio, il ragazzo ha incluso nel post anche un breve testo di sfogo e di denuncia sociale. Le sue sono parole di frustrazione e amarezza, che sottolineano quanto il peso della cattiveria umana sia pesante, soprattutto per un giovane senza colpe e ancora minorenne. “Ho 17 anni e quotidianamente ricevo messaggi di questo genere. Non vorrei mai che qualcuno mi togliesse il diritto di parola, ma credo che a tutto ci sia un limite e già da tempo questo limite è stato superato”. Dichiarazioni forti in un contesto e una situazione che non ci dovremmo più trovare ad affrontare nel 2021. “Vorrei chiedervi di mettervi per un solo secondo nei miei panni e chiedervi come vi sentireste” la richiesta finale e sincera del giovane Pirlo.