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LeBron leggendario: 56 punti a 37 anni
King James riscrive ancora una volta i libri dei record NBA: trascina i Lakers ad una vittoria di vitale importanza contro gli Warriors con una prestazione leggendaria
Luca Bianchi | 8 marzo 2022

37 anni e non sentirli: anche questo è LeBron James, l'unica luce in un anno di buio pesto per i Lakers. Lontani dalla zona playoff, invischiati nella bollente zona play-in, i gialloviola stanno facendo fronte ad una stagione travagliata, tra i continui infortuni di Anthony Davis e il peggior Westbrook di sempre. A L.A. ci sono poche certezze e LeBron James è una di queste. Il Re sta giocando a livelli incredibili, macinando punti. Un po' come nella notte di sabato, quando ha raggiunto l'apice della sua stagione in una partita non banale.

Bestia nera Warriors

Infatti allo Staples Center sono arrivati i Golden State Warriors di Stephen Curry e Klay Thompson, terzi in Western Conference e con il terzo miglior record della lega (43-21). Sulla carta non doveva esserci storia, visto anche il ruolino di marcia da incubo dei Lakers, reduci da 8 sconfitte nelle ultime 10 partite. C’era bisogno di un miracolo, c’era bisogno di LeBron, che quando vede la squadra di San Francisco si accende. Ne ha messi 56 con 10 rimbalzi e 3 assist, con 6/11 da 3 punti e tirando con il 61.3% dal campo (19/31). Una partita clamorosa, che ha trascinato anche gli altri. C’è stato infatti spazio anche per Westbrook da 20 punti, Monk da 12 punti con 4 triple e Carmelo Anthony con 14 (⅝ al tiro). A GSW non sono bastati i 30 punti di uno Steph Curry da 13/22 dal campo e 4/9 dall’arco. Malissimo Klay Thompson con 7 soli 7 punti ed un opaco 3/13 al tiro. I Lakers consolidano quindi la nona posizione con un record di 28-34. Per gli Warriors si è trattato della quarta sconfitta consecutiva, che gli è costata il secondo posto ad ovest a favore dei Grizzlies di Ja Morant, con un record di 43-21.

Serata dei record

Il numero 6 gialloviola diventa il quarto giocatore di tutti i tempi a segnare 50 o più punti ad oltre 37 anni. Come lui solo Kobe, Jordan e Crawford. Diventa il primo giocatore a siglare 55+ punti e 10+ assist alla sua età, oltre che essere diventato il primo Laker a raggiungere queste cifre dal Marzo 2000, quando Shaquille O’Neal ne mise 61 con 23 rimbalzi nel derby contro i Clippers. Infine, per Lebron si tratta della terza miglior prestazione della sua carriera, a soli 5 punti dal suo career high, che risale al 3 Marzo 2014, quando ne mise 61 contro Charlotte. Quella di LeBron è stata l’ennesima dimostrazione di onnipotenza cestistica, mettendo a tacere le critiche e i detrattori che lo davano ormai per finito. Aveva ragione Nike nel 2007: “We are all witnesses”.

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