Il primo boom dei pattini a rotelle è stato dal dopoguerra fino agli anni ’80, in cui venivano usati in un contesto urbano. A rubare la scena furono proprio i Rollerblade, chiamati anche pattini in linea. I rollerblade non venivano solo considerati solo un passatempo ma anche uno sport dalle tante ramificazioni, come il freestyle, l’aggressive inline e le gare di velocità.
I pattini a rotelle non sono sempre stati una tendenza. I picchi più alti di interesse si hanno negli anni ’90, negli anni 2000, nel 2015 e dal 2021 fino ad adesso. Trent’anni fa i giovani erano più propensi ad uscire, soprattutto grazie all’assenza dei dispositivi all’avanguardia che abbiamo a disposizione ora. I ragazzi, durante quegli anni, cominciano a cercare nuovi metodi per passare il tempo e in molti iniziano ad usare i pattini.
Girando per le città si potevano notare gruppi di ragazzi che pattinavano, ragazzi nei parchi che si allenavano per il freestyle e adulti che insegnavano i passi base a chi non sapeva come andare avanti. Anche i telegiornali avevano iniziato a raccontare questa nuova passione diffusa tra i giovani. Uno di questi fu servizi fu registrato proprio a Bologna, e raccontava come i ragazzi - nonostante l’afa generata dalla pianura padana - non rinunciavano alle loro pattinate pomeridiane.
Negli anni questa disciplina venne un po' dimenticata e smise di venire praticata; solo i veri appassionati continuavano a diffonderla, spesso con scarsi risultati. Tutto ciò fino all’arrivo della pandemia: con il lockdown tutto è cambiato. Date le norme restrittive le persone hanno tirato fuori i loro vecchi pattini e sono corsi per le strade e nei parchi.
Ciò non solo ha portato alla diffusione di questa vecchia tendenza, ma anche un grande guadagno ai venditori di Rollerblade. Dal 2021 molte persone si sono riavvicinate a questa passione, riuscendo così a non far dimenticare la bellezza di quest’attività.