Di notte racconta gli Australian Open per Eurosport; di giorno - oltre a scrivere per la Gazzetta dello Sport e per MusicEdu - canta e suona la chitarra. Si vola, stasera è il primo singolo pubblicato dal giornalista sportivo Francesco Sessa, che canta la rivalità-amicizia tra Roger Federer e Rafael Nadal. Ne abbiamo parlato all'interno di Zai.time.
Da giornalista a cantautore. Come nasce questa passione?
In realtà mi sento prima cantautore che giornalista perché già ai tempi del liceo ho iniziato a scrivere e suonare canzoni. Poi il giornalismo è diventato la mia professione ma ho scelto di unire le due passioni per raccontare lo sport in un modo nuovo. Sulla rivalità Feder Nadal si è scritto e raccontato tanto ma non esistono canzoni. L'idea è nata quando li ho visti giocare e commuoversi insieme in occasione dell'addio al tennis di Nadal.
Australian Open. Chi ti aspetti in finale?
Penso che la finale sia quasi scritta. Non ne vedo una diversa da Djokovic-Tsitsipas. Il primo partirebbe da favorito ma il secondo è maturo per vincere uno Slam.
A proposito di Djokovic, si è alzata un'altra polemica dopo che il padre è stato ripreso mentre festeggiava con tifosi filorussi agli Australian Open innaggiando a Putin.
Quando non è il figlio a far discutere per comportamenti negativi, ci pensa la famiglia. Il video che sta girando è molto brutto soprattutto perché il padre sembra consapevole del contesto in cui sta parlando. È un peccato perché al momento Djokovic è incriticabile dal punto di vista sportivo, ma si rovina l'immagine con gli episodi fuori dal campo.
Com'è la vita del telecronista sportivo che lavora anche in piena notte?
Quest'anno ho raccontato gli Australian Open fino agli ottavi di finale. Ho fatto 9 notti consecutive lavorando anche di giorno per le altre collaborazioni e per preparare la telecronaca. Non sono riuscito a dormire più di 4 ore consecutive ma è talmente bello e adrenalinico che ne vale la pena.