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Calcio. Tutto sui blucerchiati
Un po' di storia della Sampdoria
Ecco le principali tappe della squadra genovese tra serie A e B
Nicolò Signanini | 24 aprile 2013

15 maggio 2011: una data che tutti i tifosi della Sampdoria, compresi i più distratti, non dimenticheranno facilmente. I Blucerchiati perdono in casa con il Palermo 2-1 e retrocedono in serie B. Un?umiliazione grandissima per qualsiasi Club, soprattutto se a inizio anno giocavi i preliminari di Champions League, il trofeo più importante d?Europa. In società entra Edoardo Garrone, figlio del Presidente Riccardo, il quale attuerà un cambio radicale. Viene scelto per ripartire Pasquale Sensibile, uomo che veniva da due promozioni di seguito con il Novara. Come allenatore arriva Gianluca Atzori, il quale era giunto ai Play Off di serie B con la Reggina nella stagione precedente. Dopo una campagna acquisti estiva che sembrava trionfale, i Blucerchiati, che volevano tornare nella massima serie, a novembre si trovano a meno 11 dalla zona Play Off. Atzori viene esonerato e il nuovo mister Beppe Iachini riuscirà, tra mille difficoltà e sofferenze, a centrare l?obbiettivo promozione. A quel punto, con l?ingresso di Sagramola in società, la Samp decide di attuare un progetto basato sui giovani da allevare e fare crescere in maglia Blucerchiata per poi essere valorizzati. Come allenatore viene scelto Ciro Ferrara. A inizio anno, dopo una buona campagna acquisti, le cose sembrano andare a gonfie vele in un mare calmo con vento favorevole: in sei giorni la Samp batte il Barcellona al Camp Nou e il Milan a San Siro; altre due vittorie con il Siena in casa e il Pescara in trasferta sembrano lanciare i Blucerchiati verso un gran campionato. In realtà, al primo errore, la squadra dimostra di non sapersi rialzare. Dopo la sconfitta contro il lanciatissimo Napoli di Mazzari, la Samp perde 7 partite di fila arrivando sino al penultimo posto della classifica. In questa situazione critica la Samp affronta il derby della Lanterna contro il Genoa, giocandosi l?ultimo posto con i ?cugini ? Rossoblu. Gli uomini di Ferrara vincono 3-1 mettendo in mostra il giovane talento Mauro Icardi, che realizza la rete decisiva per chiudere l?incontro. La squadra sembra in ripresa, avendo battuto il Bologna in casa e conquistando un punto a Firenze, ma di nuovo i Blucerchiati capitolano contro l?Udinese in casa e il Catania in trasferta, senza esprimere né gioco, né grinta. Edoardo, vedendo la zona retrocessione vicina, decide di esonerare Ferrara e spinge alle dimissioni Sensibile.
Altro cambio radicale in società, ma stavolta le scelte saranno corrette. Viene scelto un mister molto amato dai tifosi: Delio Rossi, già vicino ai Blucerchiati in altre occasioni e come direttore sportivo un uomo che aveva già lavorato col neoallenatore Blucerchiato, ovvero Carlo Osti. La squadra cambia nel giro di poche settimane, dopo la sconfitta all'esordio con la Lazio, la Samp perde solo due delle restanti dieci partite conquistando diciotto punti e subendo appena 6 gol. Si mettono in mostra tutti i giovani della Samp, a partire dallo scatenato Icardi, capocannoniere del 2013 con 8 centri, Obiang, Poli e Kristicic, ma anche gli acquisti estivi, fino a quel momento poco utilizzati, sembrano rivitalizzati: De Silvestri e Estigaribbia giocano grandi partite nel nuovo 3-5-2 Doriano; Palombo viene reintegrato dopo le polemiche con Sensibile e Delio Rossi decide di spostarlo in difesa. Il neoacquisto di gennaio, Sansone, si integra perfettamente, segnando addirittura all?esordio con la Roma. Tutti questi fattori fanno ben sperare la società di Corte Lambruschini, che, se per quest?anno ha già raggiunto l?obiettivo permanenza in A, comincia a lavorare per l?anno prossimo, con i rinnovi e giuramenti d?amore da parte di Obiang, Eder e Kristicic. Due di loro al primo anno di A hanno sfornato eccellenti prestazioni e, se Icardi sembra destinato a lasciare Genova, la società intascherà una cifra congrua al valore del giocatore e la reinvestirà sul mercato estivo, per poter sognare obbiettivi diversi dalla salvezza. In fondo questa, anche se Edoardo Garrone, diventato presidente dopo la morte del padre Riccardo, non lo ha apertamente dichiarato, è la vera dimensione della Samp, lo dice la sua Storia. La società si sta impegnando a proseguire questa filosofia portando avanti due importantissimi progetti: uno stadio nuovo e un potenziamento della struttura di Bogliasco. Due impianti che significano nuovi introiti, più possibilità di investire e di aumentare il proprio bacino di utenza. Inoltre la rosa di questa squadra è di qualità: non è da tutte le squadre partire con una delle rose più giovani e inesperte della serie A e arrivare a inizio marzo con una salvezza già in tasca.
Adesso ci sarà tempo di programmare la prossima stagione con estrema calma, da scegliere in maniera accurata chi far partire, chi trattenere e soprattutto da valutare chi dovrà sostituire i giocatori che andranno via. Ci vuole soltanto pazienza e fiducia nella Dirigenza, il Presidente ha dimostrato passione e voglia di far tornare questa squadra in alto: ?Stadio e centro sportivo nuovi per una squadra di grande livello ma il ciclo di Mantovani resterà unico: ora troppo divario dalle grandi? così disse il 12 settembre 2012 in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Parole importanti. E'chiaro che richiederanno tempo per potersi realizzare, ma c?è la volontà, quindi non resta che aspettare con fiducia. Senza dimenticare che soltanto tre anni fa la Samp festeggiava la seconda qualificazione in Champions League della sua Storia.

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