Una sfida dal sapore retrò quella andata in scena al Forum di Assago tra Olimpia Milano e Prosciutto Carpegna Pesaro. Una partita che negli anni Ottanta segnava lo scontro fra titani della pallacanestro italiana. Tre finali scudetto e una finale di Coppa Italia tra due compagini abituate a considerarsi rivali in quegli anni.
Trentatré anni dopo si torna a Milano, in un palazzetto deserto per via delle normative vigenti ma orgoglioso di ospitare l’atto finale tra le due squadre migliori del Torneo. L’Olimpia schiacciasassi, capace di un 15 vittorie in campionato su 17 partite giocate e il terzo posto in Eurolega. Dall’altra la sorpresa Pesaro, la squadra capace di fare fuori Sassari e Brindisi, non due avversari qualunque. Pronti via, ed è subito 5 – 0 Milano nel primo minuto di gioco. Andando avanti nella partita, si vede subito il divario tecnico fra le due compagini. L’equilibrio tiene banco per i primi 10 minuti, quando il parziale recita 21-15 per una Milano guidata da Gigi Datome (MVP della competizione), Sergio Rodriguez e Kyle Hines. Nel secondo quarto non c’è storia: Datome alza la voce e lascia uscire la sua forma migliore segnando 9 punti di fila portando Milano sul +15 dopo appena 3 minuti dall’inizio del quarto. Pesaro sembra immobile. Appena 6 i punti messi a referto dai ragazzi guidati da Jasmin Repesa nel secondo quarto che vede l’Olimpia scappare sul +27 anche grazie ad un superlativo Kevin l’Inter che chiude il primo tempo con 10 punti sul tabellino. Il terzo quarto segue il copione del secondo. Milano in pieno controllo della gara, tant’è da fare sembrare la partita quasi un allenamento arrivando a +38. Ultimo quarto gestito dai giocatori poco utilizzati da Ettore Messina, coach di Milano:, entrano Riccardo Moraschini e Davide Moretti. Non c’è più partita e si arriva alla sirena finale con un 87-59 per Milano che riporta la Coppa Italia sotto l’ombra del Duomo per la settima volta nella sua storia. Pesaro torna a casa sconfitta ma con la consapevolezza di aver trovato una squadra compatta, unità di fronte l’ostacolo. Lo simboleggiano i 15 punti di Caine e i 12 di Drell, premiato come Best Offensive Player. Milano continua il suo straordinario stato di forma. Con il primo posto in campionato e il terzo in Eurolega nessuno sembra fermare Ettore Messina e i suoi ragazzi.