Sport
Italbasket, un Europeo da ricordare nonostante tutto
L’europeo azzurro si è concluso mercoledì scorso ai quarti di finale con la Francia, ma nel cuore di tutti noi gli azzurri sono campioni
Luca Bianchi | 23 settembre 2022

Il dolore ed il rammarico per la bruciante eliminazione ai quarti dell’Italbasket sono ancora ben presenti nel cuore di ogni appassionato. Tutti coloro che hanno potuto assistere, sia a casa che dal vivo, ad Italia-Francia sono fermi con la mente allo 0/2 ai liberi di Simone Fontecchio, con gli azzurri avanti di due a pochi secondi dalla fine, che ci è costato una meritatissima qualificazione alla semifinale. Già, questo errore ha rivitalizzato i transalpini, che hanno prima portato il match all’overtime, per poi dilagare e prendersi la semifinale per 93-85. Doppia doccia fredda per i nostri, che sognavano come tutti noi tifosi la vendetta sui francesi per i quarti olimpici di Tokyo, dove l’epilogo fu lo stesso. A differenza dello scorso Agosto però, questa sconfitta ci lascia con una certezza non da poco e che ci da speranza per il futuro: l’Italia ha messo paura ai vice-campioni olimpici, l’Italia è andata a 2 liberi dalla semifinale europea… L’Italia c’è. Il futuro è roseo per il nostro basket, viste anche le assenze di top player, che avrebbero sicuramente contribuito alla causa. Pensiamo a Gallinari, alla fresca prima scelta assoluta al draft NBA Banchero (che sta già incantando tutti nella pre-season), Procida e Spagnolo (anche loro freschi di chiamata al draft). Giocatori importanti, che coach Pozzecco attende con ansia per i prossimi impegni. Nonostante le loro assenze però, l’Italbasket ha lottato e portato casa risultati storici grazie ad un fattore in cui nessuno ci può raggiungere: il cuore.

Bestia nera nel bene...

Nel bene e nel male, sul cammino dell’Italia si sono presentate due squadre ben conosciute: la Serbia, della quale possiamo considerarci a tutti gli effetti la bestia nera, e la Francia, con la quale avevamo un conto aperto da Tokyo. La partita contro la Serbia è entrata di diritto nella storia del nostro basket per diverse ragioni. In particolare perché neanche il più ottimista dei tifosi azzurri considerava concreta l’ipotesi di poter accedere ai quarti eliminando Jokic e compagni, considerati da tutti i principali pretendenti al titolo. Eppure, ancora una volta, l’Italbasket ha lasciato tutti a bocca aperta, ribaltando un pronostico che sembrava scontato già dall’inizio e tanto più a metà secondo quarto, quando il vantaggio serbo era di 14 punti (24-38). Da questo esatto momento, però, si è vista per la prima volta la mentalità dei nostri ragazzi, che si sono riportati a -5 all’intervallo lungo, ma era solo l'inizio. La svolta, infatti, è arrivata a metà terzo quarto quando, dopo l’espulsione per somma di tecnici di Pozzecco, la squadra si è unita ancor di più, con Spissu e Fontecchio che sono saliti in cattedra portandoci per la prima volta in vantaggio e Melli che ha annullato Jokic nell'ultima parte di gara. Non solo loro però, anche grazie alle triple di Polonara, Datome e Tonut, oltre allo straordinario lavoro difensivo di Pajola, l'Italia ha chiuso la partita sul 86-94, tra le lacrime di Pozzecco, dei ragazzi e di tutti noi a casa e a Berlino.

... E nel male

In quel momento non ci faceva paura nemmeno la Francia di Gobert, la nostra bestia nera contro la quale avevamo un record di 0-3 nell'ultimo anno solare. Il copione è stato molto simile a quello contro la Serbia, con i galletti che hanno imposto un ritmo incredibile ad inizio partita, non sbagliando praticamente mai dalla lunga distanza e con Gobert subito in palla. Gli azzurri, però, hanno resistito grazie ad un ottimo Spissu, chiudendo sia il primo che il secondo quarto sotto di soli 7 punti. Man mano abbiamo iniziato a carburante con Melli e Polonara. Il primo sorpasso è arrivato a metà terzo periodo, grazie ad un caldissimo Datome e ad un pimpante Mannion, che ha prima portato al primo vantaggio Italia (56-57) ed in seguito al primo allungo, grazie ad altri 2 punti e all'assist per il 2+1 finalizzato da Polonara, portandoci a 6 punti di vantaggio grazie ad uno spaventoso break di 17-3. Gli ultimi minuti di gara sono stati palpitanti: Ricci prima ci ha portati a +8, poi Gobert e Heurtel hanno ricucito lo svantaggio di 3 punti, ma Spissu ancora una volta ha ricacciato i francesi a -6 con una tripla importantissima. È stato un tira e molla continuo fino al 77-75, quando poi Fontecchio ha fallito i due liberi decisivi, che sono stati il preludio degli eventi succitati. Il sogno è svanito in due, banali ma non scontati, errori ai liberi. Il basket è anche questo, uno sport tanto meraviglioso quanto crudele, che può lasciare un grande amaro in bocca, come in questo caso.

Rialziamoci

Nonostante la grande frustrazione, tutti gli appassionati hanno tributato agli azzurri una doverosa standing ovation sia a Berlino che da casa. Tutto il gruppo, Pozzecco in primis, si è stretto attorno a Fontecchio, difendendolo e chiudendo subito la porta ad eventuali critiche per gli errori ai liberi (che sono stati comunque accompagnati da una prova strepitosa da 21 punti); ed è proprio da qui che gli azzurri devono ripartire, da questo spirito ed unità di gruppo che ci ha portati ad un passo da un insperata semifinale, dalla fame di prendersi la vittoria seppur da sfavoriti come contro la Serbia e dalla volontà e determinazione di voler dimostrare che tutta Italia deve credere in questi ragazzi, che ora daranno l’assalto alla qualificazione mondiale, che potrebbe essere il prossimo grande palcoscenico che vedrà impegnati i ragazzi di coach Pozzecco, per regalare a tutti nuove emozioni e nuovi sogni di gloria.

 

Grazie ragazzi

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